Eurostar

Da un negozio di giocattoli, mentre cerco di far passare ancora mezz’ora, un cagnolino di stoffa, dalle orecchie lunghe, mi guarda con occhi tristi. Credo che abbia I miei stessi pensieri…
Sorrido di me riflessa su una vetrina col basco calzato sulla  fronte.
Tra quattro giorni faro’ dietrofront e prendero’ l’Eurostar per Parigi attraversando la Manica; la sera, dalla Gare du Nord, attendero’ il “Pendolino” che mi portera’ l’indomani a Roma.

Negli ultimi tempi preferisco questo lungo tragitto alle tre ore d’aereo. Forse e’ la voglia di prolungare il mio viaggio! Dal treno guardando  alberi, case, prati, zone morte,  e soprattutto passeggeri, ho tutto sotto controllo, o e’ soltanto una mia illusione; la terra che e’ sotto ai miei piedi, appartiene al mio elemento; sono nata sotto il segno della Vergine, segno di terra… Il mio prossimo viaggio come sara’? Il cielo non mi attira…c’e’ tempo!

Ultimi giorni di vacanza

Sono gli ultimi giorni di vacanza a Londra, ho trascorso in casa di mia figlia il Natale ed il resto delle feste.
Negli ultimi tempi penso con maggiore insistenza che i periodi con lei devono essere  sempre piu’ frequenti ed anche Sandra e’ daccordo.
Quando Sandra lavora perlopiu’ alla musica io vado in giro dopo aver riordinato la casa e concluso qualche ultimo lavoro per la Istar – copertina e impaginazione fatte da Sandra in contatto con Grafica Enotria di Reggio, nell’ultimo libro sul terremoto del 1908. Le autrici del testo sono due giovani laureate in conservazione dei Beni Culturali alla “Mediterranea.”-
Le mie soste nei supermercati di Old Street ed Angel mi hanno fatto abituare a molti prodotti inglesi e faccio la spesa ormai come quasi fossi in Italia. Oggi dopo la palestra Sandra mi ha raggiunta da Tesco e abbiamo comprato il pane organico ed altri cibi che mancavano. E’ stata una mattinata di sole con un cielo terso.
Quest’anno pare incredibile che a Londra non ci sia il freddo intenso degli altri inverni. Oggi lungo il Canale i palazzi  si specchiavano su una lastra d’acqua gelata per il freddo della notte, ma un raggio di sole colpiva varie zone e soprattutto le vecchie imbarcazioni blu che sostavano senza nessuno a bordo. Delle vere abitazioni con piantine di gelsomini sul tetto della cabina ed altre cianfrusaglie, dimore per gente che ama stare sull’acqua in ogni stagione e si sposta da un punto all’altro del Tamigi nei tanti canali con le chiuse che tengono a freno il corso del fiume.

Andando per i mercatini d’antiquariato ad Angel mi e’ successa la stessa cosa che si manifestava in passato quando anche a Firenze visitando il mercatino delle Pulci, mi trovavo di fronte alla solita emozione: una vecchia cartolina, un piatto di porcellana o un vecchio cassettone mi trasmettevano delle strane immagini, una sorta di psicometria di fronte ad oggetti appartenuti a chi non si trova piu’ nel nostro stralunato periodo di crisi economiche e guerre continue.
C’erano anche allora le crisi  e la stessa disparita’ nei vari ambienti sociali, ma i profumi e la poesia  ti scivolavano dentro senza intermediari; adesso pare tutto piu’ semplice e velocissimo, dal viaggio  da un punto all’altro della terra, al messaggio in tempo reale che con dita frenetiche inviamo dal nostro personale computer.

E’ questa la nuova poesia e chi non si adegua ha davvero fermato il suo cervello. Le cianfrustaglie in bella vista nel mercatino di Angel, ancora mi sorridono, diversamente dagli oggetti bianchi di porcellana che nei vari centri commerciali sono allineati in serie ed hanno forme sinuose. Anche gli articoli moderni non sono privi di eleganza, ma quel potere magico e misterioso persiste solo negli oggetti che appartengono al tempo. Credo che ci sia in loro un frammento di  cuore, una dose di sentimento di chi li ha posseduti.