Oggi ricorre la morte di Hitler avvenuta il 30 aprile del 45. Continuano le teorie fantasiose sulla sua fine; solo il 17 per cento a quel tempo ha creduto che lui si fosse suicidato. Una leggenda vuole che lui sia andato a finire in Antartide. Il dittatore maledetto ed Eva Braun quasi certamente si tolsero la vita e furono cremanti nel buncher degli ultimi giorni. Dal primo Maggio del ’45 Hitler viene considerato morto e da quel giorno si cominciò a spargere la voce che la sua carcassa incenerita si trovava nel luogo che fu il suo posto di comando degli ultimi tempi.
La musica di Wagner non fu probabilmente ascoltata quel giorno. Non ci fu un funerale di stato e la sua morte coincise con la più grande sconfitta dell’umanità. Quel giorno non c’era molto tempo per riflettere. La cancelleria del Raich, il bunker, il cattivo odore tra le macerie di Berlino che bruciava, tutto si compiva nell’assurdità di quel giorno! I russi perlustrarono più degli altri, Molotov e i suoi uomini ce la misero tutta per cercare di scoprire se tra i cadaveri di una città in fiamme, ci fosse quello di Hitler.
Un mistero si nasconde! E in quei giorni si pensò anche che fosse fuggito in Spagna e in Argentina. Tutti si chiesero poi: alla battaglia di Berlino sopravvisse? La caccia al criminale di guerra continuò per anni. Si disse anche che si notava una calma assoluta nel corpo immobile di Eva Braun e un odore di mandorle l’avvolgeva. Lei, la sua donna, si uccise con lo stesso veleno del führer? Ma la documentazione non si trovò. Anche l’inglese Churchill indagò ma niente di certo si seppe.
Stalin manda i russi a scavare… la protesi dentale di Adolf Hitler venne trovata. La Comunità Ebraica in America lo voleva assolutamente morto…. ma il grande criminale di origine austriaca non è stato mai dichiarato morto ufficialmente. Era un sosia quel cadavere che bruciarono? Quell’odore di mandorle sul corpo di Eva fece pensare che la bella del Terzo Raich si fosse addormentata per sempre, accanto a lui, ingerendo chissà quale pozione.
“Sono ancora vivo, il mondo intero tra dieci anni parlerà ancora di me.” Queste parole, scritte in una lettera imbucata a Colonia, fecero pensare che le avesse scritte qualche fanatico che lo voleva immortale. Ma la sua immortalità purtroppo alberga ancora negli animi di tanti esaltati che calpestano i diritti umani, che vogliono le guerre e che perpetuano un razzismo atavico che male si coniuga con le leggi dell’Universo.